Quando un’idea semplice incontra due menti ostinate e visionarie, può nascere qualcosa di straordinario. È così che è nata ODLA, una tastiera con pentagramma in rilievo cliccabile, oggi brevettata a livello internazionale e adottata da scuole, trascrittori e musicisti in tutta Italia (e non solo).
Ma partiamo dall’inizio.
Renato Pace e Alessandro Pace — padre e figlio, entrambi musicisti — non sono nuovi al mondo della formazione musicale. Hanno vissuto la musica non solo come arte, ma anche come linguaggio, strumento educativo e ponte per l’inclusione. È proprio da due generazioni ed esperienze diverse, ma parallele, che prende forma ODLA.

Alessandro, nei suoi primi anni di insegnamento nella scuola pubblica, dal 2016, si ritrova spesso a svolgere il ruolo di docente di sostegno. L’esperienza diretta con studenti con bisogni educativi speciali gli mostra quanto siano necessari strumenti adatti, semplici e, soprattutto, accessibili. Perché la musica, che dovrebbe unire, spesso si arena contro barriere tecniche o strutturali.
Nel frattempo, Renato sta collaborando con un compositore palermitano cieco. Il lavoro consiste nel supportarlo per fargli trascrivere le sue partiture al computer. Sembra semplice, se non fosse per un dettaglio: i software di notazione musicale più diffusi sono tutt’altro che amichevoli per chi non vede. I due iniziano a interrogarsi: perché scrivere musica, un diritto e un piacere per chiunque, deve essere così complicato per chi ha una disabilità visiva?

La domanda si trasforma in idea. E l’idea si trasforma in progetto. E se esistesse un pentagramma fisico, in rilievo, se si potesse “toccare” il tradizionale rigo musicale e inserire le note in uno spartito digitale semplicemente cliccando sui righi e sugli spazi?
Nasce così ODLA: un hardware sviluppato interamente in Italia, con un vero e proprio Pentagramma in Rilievo e dotato, in una versione speciale per i bisogni speciali, di una guida vocale personalizzata e personalizzabile. Un dispositivo che permette a chiunque — vedente o no — di scrivere musica in modo intuitivo, veloce, senza dover imparare nuovi codici o superare grandi barriere tecnologiche. Ma c’è di più.
Con il tempo, ODLA si è rivelata molto più di un ausilio per non vedenti. Il suo approccio multisensoriale si è dimostrato efficace anche per studenti con DSA, ADHD, o forme di autismo ad alto funzionamento. Il motivo? ODLA non semplifica la musica: la rende logica, tattile, e accessibile. È uno strumento inclusivo e innovativo che permette a tutti, a prescindere dalle proprie abilità, di utilizzare il tradizionale pentagramma per trascrivere e creare musica.

Oggi ODLA è usata in molte scuole italiane: dai docenti di musica ai docenti di sostegno, dai trascrittori professionisti agli studenti con bisogni specifici, fino agli appassionati di musica che vogliono avvicinarsi alla composizione in modo nuovo.
Renato e Alessandro sono convinti che la musica sia un potente strumento per l’inclusione scolastica. E ODLA ne è la dimostrazione pratica: quando l’ingegno incontra il cuore, la musica può davvero parlare a tutti.
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